“Darwin is street” vola a Suwon
Mostrare il mio primo, vero progetto fotografico in Corea del Sud, a migliaia di chilometri da qui e per giunta su invito, è una soddisfazione indescrivibile.
Ringrazio subito Soonki Park, uno dei curatori del Pasa Festival 2016 che mi ha contattato e ha visto nel mio lavoro qualcosa dell' “ideologia di Re Jeongjo”, tema della manifestazione di quest'anno. Ho letto che Re Jeongjo era un sovrano della dinastia Joseon, ricordato come una personalità fortemente innovativa e autore di diverse riforme nel corso del suo regno.
Sul sito del Pasa, gli organizzatori scrivono che “attraverso la sua figura, vogliamo promuovere una visione della fotografia che sappia fondere passato, presente e futuro in un'ottica di evoluzione artistica e di business, dando spazio ad artisti creativi e disposti a sperimentare”,
In effetti, “Darwin in the streets” è una bella sperimentazione: ho intrapreso questa strada per superare il concetto della singola fotografia e trasmetterne uno più organico e compiuto, dunque più lungo e complesso da realizzare.
Per diversi mesi ho visitato fiere e mostre agro zootecniche, in varie zone della Toscana, fotografando animali e persone e cercando, attraverso la street photography, di cogliere analogie e similitudini nella gestualità, nelle espressioni e nella casualità dei loro atteggiamenti.
La pubblicazione del progetto da parte di LensCulture, a inizio settembre, mi aveva dato fiducia. Mai, però, avrei pensato di fare così tanti chilometri! Invece eccoci qua, ospitati nella galleria principale di questa esposizione dedicata a scienza, arte e fotografia in programma dal 23 novembre al 14 dicembre e ospitata in otto diverse location della più grande città della provincia di Gyeonggi, a 30 km da Seul, in Corea del Sud. Avrò cinque coppie di immagini del mio “Darwin in the street” nella sezione “Pasa storytelling” e sarò l'unico fotografo italiano (sono solo due quelli invitati al Festival, sui 40 artisti presenti) ad avere spazio in questa particolare galleria.
Che dire... se non grazie a chi mi scelto e, prima ancora, a chi mi ha supportato in questo progetto.
God dangsin-eulbogo!
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