COS'E' LA STREET PHOTOGRAPHY / ATTO II

Nell'articolo precedente abbiamo parlato dell'attitudine che i fotografi devono avere nella Street Photography. Adesso voglio spiegarvi come, a mio parere, si forma questa attitudine.

Basta andare in strada con una macchina fotografica al collo, e fotografare tutto quello che passa?

No! O meglio, all'inizio potete anche farlo, per acquistare familiarità con i mezzi e rompere la timidezza che di solito attanaglia chi si avvicina a questo genere. Ma poi, una volta “allenati”, cercate di metterci l'intenzionalità e provate a comunicare qualcosa.

Non esiste un luogo predominante, le vostre foto potete farle in strada, in chiesa, al mare, in albergo insomma dove vi pare. Pure a casa vostra.

Così come i luoghi, non ci sono soggetti predominanti: vanno bene persone, animali, oggetti inanimati, vegetali... insomma, qualsiasi cosa vi passa per la testa.

Voglio mettere da subito in chiaro che da questi punti di vista non esistono paletti. L'unico paletto (o regola) che ha senso di esistere è: non si fanno foto posate o preparate. Non è un dogma ma, a parere mio (e non solo mio) è una contraddizione all'attitudine che dovete sviluppare.

Che mezzi usare?

Qualsiasi cosa che catturi immagini decenti. Dal cellulare alla più costosa delle macchine fotografiche, sta a voi decidere: io ho preferito investire il minimo indispensabile nei mezzi, così mi sento più pratico e porto l'attrezzatura per strada a cuor leggero.

Ma i teleobiettivi vanno bene?

Quelli lasciateli ai voyeur! Voi dovete andare vicino ai soggetti, respirare la loro stessa aria, entrare nel loro cerchio. In genere le persone sono diffidenti verso i fotografi ma non dovete avere paura: la domanda, la discussione e (in qualche caso) il litigio fanno parte del gioco. Non c'è una formula per non litigare: fotografare la gente è un arte che si impara affrontando la gente, nel bene o nel male.

Cosa dobbiamo raccontare? E come?

Non c'è un cosa, non c'è un come. Tutto quello che vi passa per la testa e che vi ispira è ok, fermo restando che la strada è sotto gli occhi di tutti e non solo dei fotografi, quindi è facile fare foto banali. E' qui che deve entrare in gioco la vostra creatività! Guardate libri e siti di altri fotografi, famosi e meno famosi, poi il tempo e la pratica vi verranno in aiuto.

Ma la mia città è banale e scontata!

La tua città non è né banale né scontata: devi solo imparare a viverla e vederla con occhi diversi. L'Italia non è New York, il territorio è molto meno esotico e bizzarro, le situazioni spesso scarseggiano e può capitare, quindi, che per settimane non portiate a casa neanche una foto valida: questo può essere frustrante ma tranquilli, capita a tutti. Impegnatevi a cercare l'anima di un posto, uscite negli orari per voi più insoliti, fate appostamenti, buttate gli occhi nelle vetrine dei negozi, seguite personaggi bizzarri. Cercate di previsualizzare le vostre fotografie prima dello scatto: è un esercizio che vi stimolerà l'ingengno e, a lungo andare, saprete anche dove e come ficcare il naso per cercare e trovare le situazioni che vi interessano.

Il web, può aiutarci?

Il web è un luogo talmente bello e invitante che spesso ci fa perdere il senso delle cose. Credo che ci sia ancora tanta strada da percorrere, prima che la barriera tra il web e realtà venga annientata del tutto. Se prendete in considerazione il numero di like di Facebook come metro di misura per la bontà delle vostre foto rischiate di perdervi. Non sono un buon metro di misura. Guardate piuttosto CHI vi mette il like. Flickr, forse, è una piattaforma più sincera: ci sono dei bei gruppi street a cui potete far riferimento e trovate tanti fotografi a cui ispirarvi.

Comunque sia, sul web è sempre meglio essere presenti. Ma senza dimenticarsi del mondo reale.

ATTO/I

ATTO/III

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